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Parliamo di XFactor 6

È finita, il secondo xfactor che ho seguito e il secondo che ho amato tantissimo. Io che di solito rimango indietro con tutto non mi sono perso nemmeno una puntata, nemmeno quellammerda di disco night che ci rifilano ogni anno, ecco quanto è bello. Quest’anno niente pagelle, visto che è stata un’edizione molto simile alla scorsa e se volete vi rileggete quelle cambiando i nomi, faccio più un discorso sul perché xfactor ha fallito ma anche trionfato quest’anno.

Ha fallito per quello con cui ci lascia adesso, con dei singoli brutti (io continuo a pensare che il migliore sia quello di Daniele, una ballad orecchiabile che sarebbe stata molto radiofonica se Simona non avesse distrutto completamente il cantante) che fanno sembrare Distratto un capolavoro, e non lo era. (Non ci penso mai lo era, per quanto possa essere capolavoro ciò che deve solo funzionare). Il problema secondo me è sempre il fraintendimento su cosa si intende con la parola POP, perché per esempio se si intende il genere POP allora le Donatella sarebbero dovute arrivare in finale, nonostante fossero totalmente incapaci a cantare. Ci sono però due problemi con questa definizione:

1) il POP inteso in quel senso è morto, ormai è tutto o più discotecaro o più leggero, quella via di mezzo che andava tanto negli anni 2000 ormai non c’è più. Basta guardare Kylie Minogue (che a quanto dicono è la “principessa” del pop), giovedì in trasmissione ha cantato un singolo del 2001, tra l’altro riarrangiato con i violini e stronzate varie per attualizzarlo.

2) prendendolo il POP come un genere allora vuol dire che, come tutti i generi, ci sono quelli che lo fanno bene e quelli che lo fanno male. Non è che basta mettere una base elettronica sotto alle parole per avere il POP, come tentano di fare i Frères Chaos nel loro singolo.

Oppure si intende il POP come ciò che è popolare, che vende, e in quel caso c’è poco da lamentarsi. In realtà noi che pensiamo che i singoli facciano schifo siamo una minoranza assoluta, l’Italia è piena di gente a cui piace quello schifo; ragion per cui uno come CALDAIA arriva in finale: per chi ha una mentalità un po’ più internazionale è inqualificabile, per chi compra Laura Pausini è un bravo ragazzo con una gran voce (e devo dire che se non avesse quell’accento veneto che odio a morte la voce mi piacerebbe anche). Un mercato che considerando il divieto assoluto dell’inglese sui singoli (io continuo a trovare l’Italiano la morte della musica) va benissimo a chi sta dietro al programma, e che di fatto taglia fuori qualunque tentativo di fare qualcosa di un po’ diverso.

(la prima esibizione che si trova cercando “x factor 5” su youtube. poi vai a darle un inedito di merda in italiano, deficiente).

Ci perde ovviamente la qualità, ma è un problema di mentalità non di xfactor, e quella non possiamo pensare di cambiarla in due mesi di programma televisivo. Ovvio quindi che l’Ics di turno perderà sempre, mi spiace però perché la sua perdita non fa che dare altra forza a chi ne ha già tanta: l’anno scorso avevo detto che anche se i Moderni avevano perso erano i veri vincitori dell’edizione, un anno dopo bisogna ammettere che non è vero: stanno lanciando un nuovo album che non si caga nessuno e la gente si ricorda di loro solo per la pubblicità del mcdonalds. Spero che qualcuno voglia investire di più in Ics di quanto stiano investendo in loro.

Xfactor ha trinfato anche quest’anno però, perché in realtà del cosa succede dopo il programma importa veramente poco. Ogni anno si cerca la nuova star della musica, in tanti paesi diversi e in tanti programmi diversi, e di tutti i talenti “scoperti” a diventare effettivamente delle star ce ne saranno 2 in tutto il mondo. Ciò che importa è la qualità del programma: divertirsi, ascoltare buona musica, livetwittare insieme a migliaia di sconosciuti le performance e prendere per il culo Simona Ventura. Xfactor è un programma televisivo bellissimo, con un presentatore incredibile (grande Cattelan, sei il migliore), dei giudici che funzionano bene tra loro (anche se litigano continuamente, tutto fa audience) Tomassini che amalo/odialo ha un sacco di personalità e tante storie. [sto facendo finta che l’extrafactor non esita]. Le storie sono il cuore del reality, soprattutto nei talent, e anche quest’anno xfactor ci ha fornito tante belle storie: CALDAIA dalle caldaie alla finale, la cosa più incestuosa che abbia mai visto sulla tv italiana, Danielenoncenefotteuncazzodeituoigenitori, Elio Nice è eliminata -> deal with it; e soprattutto il sogno italiano, l’imbranata vincente: Chiara.
Chiara è bravissima, anche più di Francy dell’anno scorso, ma è impossibile non notare l’assoluta somiglianza caratteriale tra le due: l’imbranataggine in qualunque cosa dicano, non sapere mai come comportarsi, muoversi sul palco solo se glielo ordina il coreografo e dare sempre l’aria di una che si trova li per caso. A quanto pare agli Italiani non ha ancora rotto il cazzo questa figura, io quella mano alzata alla “whatever” a Chiara gliel’avrei tagliata con una sega.

Ma in fondo cosa ne voglio capire io degli italiani, stiamo parlando di un popolo per cui essere gnocca è una cosa negativa, deficienti. #TeamGendry tutta la vita. Un giorno, tra vent’anni quando ormai sarai vecchia forse capiranno che il 90% delle pop star sotto i vent’anni canta peggio di te e i discografici se ne fottono altamente facendo i miliardi con autotune. Un giorno, forse.

(Stewii’s best act 2012)

Parliamo di XFactor 5

Questa sera è finita la quinta edizione di xfactor (la prima che ho seguito) e mi è piaciuta, veramente tanto. Volevo innanzitutto ringraziare chi mi ha fatto cominciare a guardarlo, ovvero in primis tutto twitter che rompendo incredibilmente le palle nella prima puntata mi ha fatto venir voglia di iniziare. Ha influito anche che fosse passato da sky, che ho da anni ma uso molto poco perché tendo a guardare tutte le cose sul computer ormai, e quindi almeno mi sembrava di sfruttare un po’ l’abbonamento e che fosse condotto da Alessandro Cattelan, che conduce tipo il programma radiofonico più bello in italia ed è simpaticissimo. Si, conosco massimo altri 3 programmi radiofonici oltre 105 all’una. Si, sono comunque sicuro al 100% che il suo programma sia il migliore, ecco quanto è figo 105 all’una.

Tornando a me, le edizioni precedenti non le avevo neanche prese in considerazione e tutt’ora non mi interessano minimamente. Perché xfactor è un talent show: si cerca chi ha talento, chi può andare in radio una volta finito il programma e piacere anche a chi non lo ha seguito, ma è soprattutto un reality. Reality è una parola a cui io, come moltissima gente, ho sempre dato un significato negativissimo, ma solo perché non ne avevo mai capito veramente il significato. Poi quest’estate ho recuperato tipo 6 o 7 stagioni di survivor (che btw è consigliatissimo) e la mia visione è completamente cambiata: il reality è in fin dei conti una gara. E in quanto gara, non te ne fregherà mai niente di essa fino a quando non cominci a fare il tifo per qualcuno che vi partecipa. Ma se inizi a guardarla dall’inizio, trovi qualcuno che ti piace e segui tutto il suo percorso finisci coinvolto come solo poche altre cose sulla tv riescono a fare. Io ho votato per i concorrenti (se qualcuno me l’avesse detto a settembre non ci avrei creduto), ho livetwittato the shit out of #xf5 e ho esultato manco fossi allo stadio per certe eliminazioni/salvezze. Tanto per dare un idea di quanto possa coinvolgere.
Ecco, qui però si gioca sul canto, quindi c’è anche da dire che va a edizioni, se in un’edizione ci sono persone che cantano bene è facile trovare per chi tifare e appassionarsi. Quest’edizione ce ne erano un sacco, e io tifavo per i moderni.

(da qui in poi il post sarà un misto tra una roba normale e una pagella, just saying)

I moderni (voto 9, ma solo perché sono quelli meno intonati) sono arrivati secondi, ma hanno vinto comunque anche arrivando secondi: hanno il singolo migliore di tutti (scritto dai two fingerz!! che btw sono consigliatissimi, rap scemissimo italiano) e fin qui, va beh, non ci voleva tanto ma vincono soprattutto nella personalità. Mi spiego: vi ricordate i provino del tizio emo/riccioluto che cantava mi sembra i negramaro? Ecco Morgan si mise a urlare e blablabla disse una cosa tipo “dai, sono tutti dei cazzo di cantanti da liscio una volta che arriva uno con un po’ di personalità lo cacciamo”. Il problema tutto dell’xfactor italiano sta nella musica italiana, le solite canzoni in italiano che puoi anche metterci sotto una base un po’ elettronica come nel singolo di Antonella ma alla fine parlano sempre di cuori scoppiati. E un tipo di musica che io trovo vecchia, mi spiace ma non posso farci niente, e soprattutto esclusivamente nazionale:  trovo impossibile che, a parte nel sud america, nel resto del mondo si possa ascoltare roba del genere. Purtroppo essendo in Italia è quasi obbligatoria, quindi anche se troviamo una persona con personalità, toh tipo una che ti canta i Led Zeppelin, alla fine finirà per cantare una roba di Elisa. Il tizio emo/riccioluto (che, comunque, di personalità non ne aveva) non è entrato alla fine, ma sono entrati i moderni e in qualche modo hanno un po’ rivoluzionato il tutto.
Non è una questione di scenette, anche se bisogna ammettere che hanno aiutato a mandarli avanti, ma di fare qualcosa di figo, cazzuto, da giovani. Una cosa che dice “tu, quarantenne che stai guardando il programma, non me ne frega un cazzo del tuo voto, faccio successo anche senza”.

Ecco una volta che Elio (voto 7, paga l’aver messo in gara la cosa meno vendibile del mondo che erano le 5 e alcune assegnazioni ad cazzum) ha capito cosa voleva il pubblico dai moderni, ma soprattutto cosa volevano dare i moderni al pubblico è cambiato tutto. Visto che ormai ho grassettato il nome di elio tanto vale parlare degli altri giudici: Morgan (voto 5, vero che ha la squadra peggiore ma vero anche che fa poco per aiutarli e paga l’aver messo in gara la persona più odiosa della stagione che è Valerio [inclassificato]), Simona (voto 8.5, oh fa cose banali e mette in gara Jessica [che mi sta sul cazzo], ma arriva in semifinale con tutte e 3 e alla fine ha vinto) e Arisa (voto 7.5, lei è anche brava ma paga l’inesperienza e il fatto che la prenderei a schiaffi ogni volta che apre bocca).

E ora passiamo alla vincitrice, ha vinto Francesca (voto 7.5). Un tweet che mi ricordo benissimo è uno che ho scritto hai provini e faceva più o meno “sei a uno che la sedicenne è la vincitrice finale: è brava, carina e vendibilissima alle case discografiche”, era riferito a Nicole ma il concetto è quello. La realtà è che mi sta anche bene che abbia vinto lei, io la adoro da quando ha fatto il provino con le parole della canzone scritte sui piedi. Solo che non la trovo pronta per il successo e la carriera da cantante, e non è una questione di età ma di carattere: Francesca è insicura, quando parla nei video dice cose banalissime che mi immagino che i giornalisti si sparerebbero dopo 3 domande a intervistarla e non ha ancora capito una mazza di come si sta sul palco né che deve tenere il microfono vicino alla bocca anche se non sta cantando. Per questo se avessi scommesso i miei soldi sarebbero andati su Nicole (voto 7), che invece era pronta anche al di fuori del canto. Purtroppo secondo me con Nicole Simona non ha capito assolutamente come usarla, è andata con il solito “ragazzina ma con il vocione che canta cose alte” dimenticandosi completamente di sviluppare uno stile e una personalità. Io personalmente Nicole l’avrei mandata molto più sul pop moderno, l’esibizione migliore che ha fatto secondo me è stata Born this way di Lady Gaga (e lo dice uno che Lady Gaga la odia, tipo che se la incontro per strada le sputo in due occhi) invece le han dato un singolo che è la solita canzone italiana che potrebbe fare Tiziano Ferro.

L’ultima finalista era Antonella (voto 7) che era la classica vincitrice di X Factor: bella, brava, nell’età giusta. Qui vale più o meno le stesse cose che ho detto di Nicole, è partita che era figa, tatuata e tirava urlacci dentro al microfono (che magari non sono proprio intonati, dai, ma cazzo hanno carattere) ed è arrivata alla fine a cantare “se dar retta all’amore” vestita da Cylon di Battlestar Galactica con dei pantaloni dorati. Antonella cantava i Royskopp all’inizio!! Guardate come l’hanno ridotta!

Va beh ho già scritto troppo, velocemente il resto:
all’edizione (voto 8.5, non ho termini di paragone, ma bello bello);
a Cattelan (voto 9, sbaglia qualcosa e si prende poco spazio, ma arbitra i giudici benissimo);
alla pubblicità su sky (voto 4, un crescendo continuo);
al 3d dell’ultima puntata (voto 3, uno per ogni persona che l’ha visto in 3d più due punti bonus per Elio che fa lo scemo);
a Fiocco di Neve (voto -∞, avevo twittato “#xtra5 piantatela di pushare Fiocco di Neve, è patetico. I fenomeni di internet non si possono creare a Tavolino).

Alla prossima edizione, Ste.