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Comunione – Famiglia

Domenica sono andato alla comunione di mia cugina. Ora, il mio orientamento religioso è “il più ateo possibile che non dia dispiaceri a nonna”, ma i sacramenti tutto sommato mi sono sempre piaciuti: ho avuto la mia prima playstation per la comunione (con tanto di “international superstar soccer pro” dentro, altro che il PES moderno) e il mio primo cellulare alla cresima (un Siemens, modello merdissima). Tra l’altro penso che quest’ultima abbia avuto un ruolo fondamentale per la mia ateizzazione nel momento in cui mi sono reso conto di quanto ridicola fosse la storia della discesa dello spirito santo su di me.

E poi dai: si mangia (food porn), si sta in famiglia.
Io sono una di quelle persone a cui piace la propria famiglia e riesce anche a scriverlo su un blog senza cancellare il testo immediatamente o prendere fuoco. Certo a piccole dosi e diluite nel tempo (tipo natale è il dramma) ma considerando quello che vedo in giro sulla mia ci metto la firma.

Il mio preferito è ovviamente mio zio, non padre della comuniata (ritratta nella foto accanto ad un nano membro del Ku Klux Klan) ma che sta con la madre della bimba da un sacco di anni quindi ormai non fa più alcuna differenza. E poi la bimba è adorabile, le farei da padre anch’io se me lo chiedesse. Al fratello sfigato con gli occhiali enormi di plastica no.

Tanto per farvi capire, mio zio è il tipo di persona che a 25 anni ha aperto un negozio di videogiochi, fallito nel giro di poco tempo visto che la ps1 ce l’avevano tutti modificata e nessuno comprava più i videogiochi (nemmeno io a dirla tutta). Anche ora, a quasi quarant’anni, che ha un lavoro vero e una famiglia sua segue tutte le partite di basket che può e continua a collezionare i Dylan Dog. Yeah, that’s the kind of grown up i wanna be.

Sto cominciando a rendermi conto che questo post è già finito: non è che posso mettermi a descrivere tutti gli altri membri della mia famiglia visto che mio zio era ovviamente l’unica persona un attimino interessante; e non ho neanche voglia di pensare se vorrò o no una famiglia da grande. Volevo semplicemente fare un post come quelli di una volta in cui vi racconto un po’ di cazzi miei, che da quando ci sono facebook e twitter sono un po’ scomparsi dall’internet. Quei post senza contenuti che potete anche non leggere perché non dicono niente, ma che in qualche modo legano di più ad una determinata persona che leggere i suoi tweet. Che alla fine, tanto per tornare in tema, è un po’ la differenza che c’è tra la prozia di secondo grado che non vedi mai e i famigliari stretti.

Frase d’effetto finale, Ste.

Parliamo di lavoro, tablet, nostalgia e progresso

Non so proprio di cosa parlare, ma lo stupido proposito di fare un post al mese va mantenuto quindi penso che scriverò un po’ di cose in generale e alla fine cercherò di far quadrare tutto con una voce fuori campo come un qualunque episodio di Grey’s Anatomy. Ok? Deal.

Sono stato richiamato per lavorare, questa cosa potrebbe scioccarvi (shockarvi? Boh, quella cosa della lingua sulla presa della corrente che facevate da piccoli) ma ho più o meno un lavoro.
Vedete, le cose costano. Le cose che interessano a me non costano tanto sia chiaro, ma costano. Quindi alla veneranda età di quasi 21 anni ho deciso di trovarmi un lavoro: avrei potuto vivere sulle spalle dei miei ancora per qualche anno, ma l’uomo vero che è in me (ssshhh, c’è) continuava a dirmi che se non fossi stato in grado di provvedere al mio bisogno di dvd (mi sembra chiaro che siano le uniche cose che mi interessano), come avrei potuto un giorno provvedere da solo al mio bisogno di blu-ray?

E ora sono un promoter per la Blackberry ai mediaworld, il che è figo: paga bene per lavorare praticamente pochissimi giorni al mese, non di sera, niente cose imbarazzanti, niente bambini, niente muscoli richiesti e si è in compagnia di tutte le promoter delle smartbox (quelle di emozione3 penso le scelgano solo in base alla gnoccaggine).
Quando ho cominciato a lavorare per loro (che poi non lavoro per loro, ma per un’agenzia che lavora per loro) era il periodo del lancio del Playbook, il tablet di Blackberry. Ora senza stare a parlare del Playbook (che è una cosa abbastanza invendibile), quello che dovete sapere è che mi ha permesso finalmente di capire i tablet.
È una cosa veramente difficile da spiegare perché avere un tablet è una figata a chi non ha un tablet, ma ci tento comunque con voi.

bello lui

Io ho un HTC Flyer, battezzato come Flyerfly, 16gb solo wifi ed è tipo una tra le mie cose preferite in assoluto. In pratica è come un computer portatile, ma veramente portatile: niente ingombri, niente caricabatterie giganti da portarsi dietro perché la batteria non dura un cazzo, niente sistema operativo pesante che non serve a un cazzo quando sei in giro. In più, ha tutte le belle cose dei cellulari: se devo fotografare qualcosa lo faccio, se mi annoio ho millemila applicazioni per passare il tempo. Ecco, avere un tablet non vuol dire che potete fare a meno di un portatile, ma vi sembrerà ridicolo portare in giro un portatile dopo averlo provato; come non sostituisce un cellulare, ma se avete un tablet potete benissimo ritirare fuori il 3310 dall’armadio (so che ce l’avete ancora lì, e che funziona ancora) che tanto il cellulare figo serve a poco.

Io con il tablet, oltre a navigare/giocare/guardare/ditutto, sto leggendo un sacco di ebook; prego non fate i Giles a parlare dell’odore dei libri, tanto non vi ascolto e sì, lo so che con gli Ereader si legge meglio e blablabla ma con gli Ereader si legge soltanto.
Ora ad esempio sto leggendo 22-11-’63 di Stephen King (mi mancano un centinaio di pagine): bellissimo, talmente bello che l’unica trasposizione fattibile sarebbe una miniserie hbo ma anche quella non riuscirebbe ad avvicinarsi alla bellezza del libro. Non saprei proprio che altro dirvi, non ho idea di come si scrive di libri, ma voi leggetevelo: ha la “garanzia stewiis”.

Leggo un sacco di libri ora perché è semplicemente più comodo scaricare un libro e leggerlo che cercare il libro fisico. E pensandoci bene, ora che ho installato Spotify (una cosa bellissima non disponibile in Italia, ma con un blocco facilmente aggirabile) ascolto anche molta più musica: perché scaricare continuamente album per ascoltari solo una volta e cancellarli quando puoi sentirli in streaming semplicemente facendo una pausa pubblicità ogni 5 canzoni? È molto più comodo Spotify; come è molto più comodo Netflix (un’altra cosa bellissima e non disponibile in Italia, ma con un blocco molto più difficilmente aggirabile) per lo streaming dei film e telefilm, ragion per cui io posso passare anni a tentare di convincere il mio amico a guardarsi Breaking Bad senza successo ma tempo un mese che si è trasferito in Inghilterra e ha cominciato a vederlo là su Netflix.

Sarà che io sono pigrissimo, ma mi sembra veramente che il futuro sia delle cose comode; eppure come insegna 22-11-’63 (read that fucking book) cambiare il passato non è affatto facile, non lo sarebbe neanche senza la pressione di chi non vuole che le cose cambino: parlo soprattutto dell’Italia in questo caso visto che tutte le figate che ci sono nel resto del mondo qui non arrivano mai, ma anche fuori ci sono un sacco di stronzate (vedi Netflix che vuole trasformarsi in un normale canale via cavo, secondo molti perché le varie case cinematografiche non capiscono una ceppa e continuano a rompergli il cazzo).
La verità è che c’è sempre un sorta di nostalgia della tecnologia passata in tutti noi, quella cosa che ci fa fare “awwwwww” ogni volta che vediamo le nostre vecchie vhs dei cartoni disney. E più andiamo avanti più in qualche modo aumenta: ad esempio, sono tornati i vinili nei negozi di dischi, sappiamo benissimo che non è tutta colpa degli hipster.
Fortunatamente se siete affetti da questa condizione c’è un rimedio semplicissimo: l’uso. Se avete ancora un videregistratore funzionante (e già qui, il fatto che siano tutti rotti è indicativo) provate a guardarvi una delle vhs della disney: nel momento in cui dovrete mandare indietro il nastro per tornare all’inizio capirete che il progresso non è solo inevitabile, ma anche una figata incredibile.

Mi è uscito più o meno un tema libero da 1000 parole, figo per almeno un altro mese sono apposto.
Bella! Ste

La gente deve smetterla di costringermi a scrivere sul blog

Perchè poi mi ritrovo sempre con niente da dire, ogni tanto viene l’ispirazione mentre cerco di addormentarmi di notte: il problema è che il computer è spento e non mi viene mai voglia di accenderlo quindi ci dormo sopra e al risveglio l’idea geniale che avevo la sera prima sembra una stronzata colossale

Che faccio un altro post in cui scrivo pensieri sconnessi l’uno con l’altro per poi tentare di riprenderli sotto un filo comune alla fine? diavolo no, non siamo mica in grey’s anatomy.. plus credo che senza la voce fuori campo non renda
oppure la voce fuori campo sono io che sto scrivendo e mancano le immagini O.o  META

Visto quindi che di frasi a caso non se ne parla bisogna scegliere un argomento, la scelta ricade inevitabilmente sull’università in quanto oggi ho fatto un esame e purtroppo non ho ancora dimenticato tutto quello che ho studiato quindi ho il cervello abbastanza monotematico (parlerei di telefilm ma tra qualche giorno devo già scrivere il serialmese quindi non sembra il caso).

Ma non un post su: “che palle l’università”, “AIUTO NON CE LA FACCIO PIU’ “, “la mia compagna di banco non me la darà mai”.. non io voglio parlarvi di quello che studio.
“Niente” risponderete voi: si, ok, ma non intendevo in quel senso.. andiamo potete fare di meglio

Allora io studio “Marketing, comunicazione aziendale e mercati globali” all’università bicocca, e se te lo stai chiedendo si ti danno un CFU se riesci a imparare il nome del corso (check). Perchè ho scelto quello? Perchè dopo la ragioneria non si hanno molte scelte (“no che non ho intenzione di andare a lavorare mamma”) e di fare giurisprudenza non se ne parlava neanche.

La scelta era quindi quale laurea in soldi fare e marketing era quella un po’ più figa, cioè meno orrenda.. il tutto solo sulla carta ovviamente

*si alza un tizio incognito dal pubblico e alza la mano timidamente* io mi sono sempre chiesto.. ma che cazzo è il marketing?

Ecco è esattamente la domanda che stavo aspettando, grazie tizio incognito. Giuro che vorrei fare il figo e darvi una definizione in modo che lo capite una volta per tutte.. sfortunatamente siamo nel cazzo di 2011 e una definizione ufficiale di marketing ancora non c’è, non credete a wikipedia. Ancor più sfortunatamente per me il fatto che non ci sia una definizione ufficiale vuol dire che qualunque stronzo con una laurea tenta di dare la propria definizione e io devo studiarle tutte.

Posso dirvi con assoluta certezza cosa non è: non è “fare le pubblicità”, non sei Don Draper 50 anni dopo (e chi viene dalla ragioneria come me lo sa, ma chi viene dal liceo e lo scopre dopo 1 anno e mezzo ha letteralmente la delusione negli occhi, fantastico); non è nemmeno statistica con i dati economici.

Il marketing si occupa di analizzare il mercato, scegliere la strategia dell’impresa, metterla in atto, comunicarla a tutti, valutare i risultati. E in base ai risultati analizzare il mercato, scegliere la stratedia dell’impresa e avete capito dove vado a parare.

Il problema è che sembra lungo da studiare ma non lo è per niente.. è lungo da realizzare nell’azienda perchè ci sono miliardi di variabili diverse per ogni impresa, ma le cose generali da imparare sono veramente poche. Il risultato è che si finisce per studiare sempre le stesse cose da prospettive diverse.. ed è pesantissimo.

In più la bicocca ha l’ulteriore problema di aver questa setta di professori, che chiameremo per comodità “quelli di symphonya”, che continuando a citarsi tra di loro nelle lezioni e nei libri usando anche gli stessi termini e ti danno l’idea che il marketing sia tipo la storia del vangelo e noi studiamo soltanto la versione di giovanni (la scelta è ricaduta sull’unico che sono sicuro fosse un evangelista).

Ok la sto facendo un po’ troppo tragica, la verità è che a me piace quello che studio ma sto veramente cominciando a rompermi le balle di studiare.. Non vedo l’ora di laurearmi, anche perchè sono a tanto così da andare in un fast food e chiedere il lavoro con la minor quantità di responsabilità che hanno (tanto non mi assumerebbero chi voglio prendere in giro)

write ya, Ste

Parliamo di principesse

first of all: ma quanto tempo era che non scrivevo un “parliamo di..”??? minchia mi sembra una vita..
comunque qua tutto bene, le cose non cambiano mai in effetti, non saprei dire se è una cosa bella o brutta u.u
ma bando alle ciance che tanto a voi lettori immaginari non interessano.. parliamo di principesse??? srsly??? si.
vedete ieri nel mio “dovrei studiare cazzo siamo in periodo esami -> mi guardo un film.” ho guardato rapunzel, un po’ perchè avevo sentito pareri troppo discordanti sul film e volevo farmi un idea e un po’ perchè come sapete bene dentro di me batte il cuore di una tredicenne…

il film è bello, certo dipende dalle aspettative: la disney punta molto più ai bambini quindi se ci si aspetta un film animato per adulti come quelli della pixar o della dreamworks si rimane delusi, ma messo a confronto con gli altri film della disney (soprattutto quelli recenti) non sfigura affatto… in più tecnicamente è impeccabile
ma l’obbiettivo di questo post non è fare la recensione a rapunzel: capita spesso di trovare ragazze che danno la colpa alla disney per le loro aspettative mancate sugli uomini.. penso che tra maschi e femmine quelli che dovrebbero essere più arrabbiati con la disney per le aspettative mancate siano i maschi.
ad esempio in questo film flynn (o eugene come volete chiamarlo) è un cretino, è un ladro e non è per niente intelligente.. ce ne sono a milioni di uomini come lui. ma anche andando indietro nel tempo: aladin è un sognatore non razionale, eric a momenti sposa una copia della sirenetta, la bestia beh.. insomma è la bestia e i principi classici non fanno una minchia per tutto il film. certo poi risolvono la situazione alla fine ma si va sempre a tanto così dalla tragedia u.u
nessun personaggio maschile nei film disney è perfetto.. period
Le principesse disney invece sono tutte dannatamente perfette: sono gnocche, divertenti, intelligenti, ballano, cantano, leggono, parlano con gli animali, hanno gli occhi enormi ecc.. va beh vi concedo di togliere biancaneve e cenerentola che probabilmente erano la perfezione… 5 generazioni fa
ora non è che voglio una che mi faccia le pulizie a casa fischiettando con i piccioni, l’ho visto come d’incanto e so che non funzionerebbe nella realtà, ormai me ne sono fatto una ragione.. voglio soltanto far riflettere le mie lettrici immaginarie sul fatto che se cercate il principe azzurro e vi arrabbiate con la disney perchè non trovate nessuno che vi sembri all’altezza, pensate a come ci sentiamo noi ragazzi che ogni volta che vediamo una ragazza carina finisce che sempre che scopriamo o che se la tira manco ce l’avesse d’oro, o che non sa fare le divisioni senza la calcolatrice, o che per letteratura intende twilight o che, anche se avesse tutte le qualità delle principesse disney, non si mette a cantare per strada…

i’ma back [continue usati x1]

Ebbene si… Sono tornato! So che non sentivate la mia mancanza (visto che o mi conosci e vieni qui solo per farmi piacere o sei qui per caso e non troverai mai più la strada di casa) ma per me é un grande momento: vedete avrei potuto fare come con tuti gli altri blog che ho avuto e dimenticarmi completamente di questo aprendone un altro.. Ma non l’ho fatto! A questo mi sono affezzionato particolarmente.
Detto queto é cambiato qualcosa nella mia vita?? Assolutamente no! Sono sempre single, sfaticato, telefilm dipendente e ho lo stesso taglio di capelli.. Ah ho un nuovo telefono col quale sto scrivendo questo articolo viso che sono in uni a cazzeggiare
É’ cambiato qualcosa nel mondo?? A parte qualche gazzilione di litri di petrolio nell’atlntico e per il fatto che l’italia é passata da campione del mondo a squadra imbarazzante dire che siamo ancora nello stesso schifo di mondo di quando ci siamo lasciati
Ma allora perché ricominciare a scrivere proprio adesso?? Ma é ovvio per fare la recensione di eclipse! Stay tuned
In più oggi ho fatto l’ultimo esame che mi ero riporomesso di fare (non è andato bene.. ma poteva andare moolto peggio) quindi sono in “vacanza”
Ho finito le domande retoriche? si. ho finito.
ovviamente non durerà in eterno lo sapete benissimo che tra qualche giorno/settimana/minuti mi stuferò di scrivervi ma potreste anche accontentarvi..
a presto. Ste